Riprendetevi le 80€

Nuove tasse o “Riprendetevi gli 80 euro”
Tonino D’Orazio. 30 giugno 2014.
Se era per ridarne il triplo non valeva la pena. Devono cacciare nuove tasse anche quelli che non li hanno avuti gli 80€. E quelli che li hanno avuti dovranno presto ridarli con gli interessi. Un vero affare di stato. Totale, 54,3 Miliardi.
1) aumento età pensionabile (dal momento che se ne sussurra … il passo è breve. Scommettiamo che “ce lo chiede l’Europa?”). La solita tecnica. Lanciare il sasso e nascondere la mano. Aspettare che l’idea scandalosa si calmi prima di procedere. Intanto piangere sui giovani senza lavoro e snocciolare ipocritamente dati e percentuali.
2) aumento Tasi al 60% ; dentro c’è la cosiddetta Tari (tassa rifiuti) che avrà un notevole aumento che può essere dal 20 al 30%, dipende dal comune di residenza e dal tipo di utenza. Ogni comune d’Italia avrà un proprio margine di scelta, ma potrà comunque aumentare queste tasse fino ad un 8% rispetto l’Imu dell’anno scorso. L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che gli impianti fotovoltaici sui tetti sono da considerarsi come superficie abitabile e quindi soggetta a tassa sulla casa IMU o TASI, così come balconi e terrazzi. Si rimangiano il “bonus energia” con gli interessi. A questo bisogna aggiungere la rivalutazione catastale. In Italia, almeno quelle censite, le unità immobiliari sono 63 milioni e i possessori quasi 80% dei cittadini, in verità 60% sono delle banche tramite i mutui. Il peso fiscale sugli immobili supererà i 52 miliardi di euro: ben 2,9 miliardi in più rispetto al 2013. Solo il gettito riconducibile al possesso dell’immobile ha subito un vera e propria impennata: dal 2007 ad oggi è cresciuto del 78%, a fronte di una svalutazione degli immobili, dovuta alla crisi, del 27%, altro che “valore di mercato”. La voce che ha subito la variazione percentuale più clamorosa è comunque quella riferita alle successioni/donazioni: +390%. Piano piano si tornerà a prima del 1995, primo governo Prodi, e dovranno pagarle tutti. Una grande patrimoniale per tutti, democraticamente per grandi e piccini.
Negli ultimi 8 anni il prelievo sui rifiuti è aumentato del 66% (era pari a 4,6 miliardi, ora ha raggiunto quota 7,6 miliardi), malgrado la raccolta differenziata (che ad altri produce ricchezza) stia andando avanti. Sembra che anche qui si privatizzano i benefici e si socializzano le perdite. Certamente regalare tanti soldi alle varie mafie e poi piangere col pugno sul cuore all’alza bandiera sulla morte di Falcone e Borsellino, e di tanti altri, ha qualcosa di surrealistico e di avanspettacolo per ingenui.
3) aumento irpef: non erano nascoste lì, per alcuni, le 80€?
4) aumento ticket sanitari. Renzi non ha tagliato, ma sa che lo dovranno fare le regioni. Intanto si possono sempre rivedere le esenzioni. Massacrare un po’ di più gli invalidi civili e altre categorie privilegiate come i pensionati va sempre bene. Vivono in un benessere così scandaloso.
5) aumento marca da bollo passaporto raddoppiato (da 40,29 euro a 73,50). Prima di scappare dall’Italia è bene che i giovane ci lascino un pedaggio. Probabile tassa sui Bot in arrivo, e sicuramente i piccoli risparmiatori non potranno certamente difendersi. Pagare ad esempio 1% sul beneficio del 1.25% sarà quasi una barzelletta alla Draghi. Insomma, prestandogli i soldi, si paga allo stato più di quello che si deve avere. Si può definire il tutto una nuova “repressione finanziaria”?
6) svendita aziende italiane e titoli di stato. Secondo le stime di Bankitalia siamo passati dagli anni ’90, quando addirittura l’80-90% di stock di debito era in mano a privati risparmiatori, alle cifre attuali che, fanno scendere questa percentuale sotto il 10%. Oggi, a investire sui Bot sono prevalentemente le banche, con il 50%, e gli investitori stranieri, che rappresentano ben il 40% dei proprietari di titoli. In gran parte sono fondi nord americani, si vede che ancora si può spolpare questo strano popolo, che si crede così furbo e invece è così stupido e ormai solo con una dignità di chiacchiere. Anzi, sapevate che “possedere” un conto corrente, al quale ci hanno obbligato, rappresenta un bene personale, un patrimonio?
7) aumento immigrazione. A guardar bene, a parte la disumanità delle situazioni che interessa solo i deboli di cuore, è un affare. Aumenta il lavoro nero a tutto vantaggio dei padroni; diminuisce il lavoro regolare; piano piano rialza la natalità di questo paese e non è cosa da poco, come indotto, dal punto di vista finanziario.
8) abolizione assegno coniuge a carico. Che dire. La civiltà diminuisce e l’offesa alle donne che lavorano tutta la vita gratis in casa aumenta. Pura uguaglianza, vale anche per gli uomini sempre più disoccupati.
9) nuove tasse integrative solite, sigarette, benzina, gioco d’azzardo e bolli vari. Sono i centesimi moltiplicati per miliardi di operazioni e quindi incasso sicuro. Per il fumo, se si pensa che le donne hanno superato gli uomini, l’affare è in crescita. Anche per la benzina, c’è sempre qualche minaccia di guerra che la fa lievitare.
Entrate per difetto: una delle grandi riforme del governo: dal primo luglio niente più ingressi gratis nei musei agli over 65. Finita la cultura gratis. Il risparmio personale, invece di pagare le entrate, servirà per continuare a pagarsi qualche medicina finché sarà possibile.
Mancano ancora le ultime privatizzazioni, cioè i regali di stato ai soliti noti. Come le cave di marmo di Carrara acquistate dalla famiglia Bin Laden. Nessuno scandalo, né il terrorismo né la democrazia hanno qualcosa a che vedere con gli affari. Magari, tra poco, e dipende solo se la ragazzina Boschi straluna o no, venderanno spiagge, coste e isole. Anzi, proposta di Prodi (ancora!), si possono dare tutti gli immobili pubblici come pegno sul debito all’Europa “che ce lo chiede” tramite la BCE. Un grande bluff. Insomma una doppia cartolarizzazione di proprietà già vendute. Tutte cose di cui non sono minimamente proprietari e, forse Grillo ha ragione, di cui dovranno pur rendere conto un giorno. O no? Ragionano come il Re Sole: “l’état c’est moi!”. Non ci siamo ancora accorti di essere passati da una democrazia repubblicana ad una specie di monarchia-democratica, e per renderla efficace e “normale” devono per forza stra-modificare la Costituzione.
Ho sicuramente dimenticato qualche altra tassa, ma vedrete che impareremo le nuove di giorno in giorno, con la finta aria scandalizzata solo delle reti Mediaset. Per le altre, va tutto bene “madame la marquise”. Chissà perché!

 

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